Carboidrati! quali e quanti

Icona della dieta mediterranea, la pasta!
Superati alcuni preconcetti, tendenti a considerare i carboidrati non salutari, tarati su modelli nutrizionali che preferiscono escluderli dall’alimentazione quotidiana, ci si può rendere conto che essi sono, invece, utili al nostro organismo. Bisognerebbe, piuttosto, riflettere sulla qualità e sulle quantità.
Il punto è proprio questo: non ci sappiamo regolare, zero carboidrati o piatti stracolmi di pasta. Basterebbe trovare la giusta misura, per potersene giovare, soddisfarsene, senza interferire sulla linea e sul benessere fisico.
Vi racconto una storia.
Avevo diciannove anni quando, per il desiderio di corrispondere a modelli estetici in cui mi volevo riconoscere, ho smesso di mangiare. Rifiutavo i carboidrati, temevo i grassi, centellinavo le proteine, sali minerali e vitamine un optional. Riempivo lo stomaco di acqua e tisane, ingannando il senso di fame, saziandomi.
Mi nutrivo di niente. Ho perso velocemente peso, troppo. L’energia dissolta, la vitalità sciupata, le notti divennero insonni.
E, in quelle lunghe ore di pensieri tormentati, ha preso il sopravvento l’impulso vitale di alimentarmi, ma incontrollato, degenerato in attacchi bulimici.
Nulla a che vedere con l’intenzione di colmare vuoti emotivi, come sarebbe facile supporre. Si trattava di un vero e proprio tentativo di salvataggio dell’organismo, privato d’ogni fonte e forma di sostegno. Sopravvivenza. Ma, allora, ignoravo totalmente la responsabilità di reazioni biochimiche che, mancato il dovuto nutrimento, non potevano compiersi. Da cui un corto circuito, mentre io ragionavo esclusivamente sulle calorie.
Per comprendere anni dopo, studiando e approfondendo, che il valore calorico degli alimenti è relativo. Relativo in funzione dell’organismo: un alimento, seppur calorico, può essere necessario al nostro corpo. E lo sono carboidrati che sono la principale risorsa di energia.
L’energia è la base di ogni processo organico, è “la forza motrice” dell’organismo, in assenza della quale le sue funzioni rallentano, metabolismo compreso. Per questo motivo, mangiando poco, troppo poco, non si dimagrisce. Semmai si perde peso, ovvero liquidi e massa magra, i nostri muscoli, per capirci.
E così, una forchettata di pasta dopo l’altra, mi sono nutrita, mangiando tutto! nelle corrette quantità e opportune modalità, senza mai compromettere il peso-forma.
Dimenticavo, servono i carboidrati per bruciare i grassi 😉